L’intervento si pone come obiettivo primario quello di recuperare la palestra dell’ex scuola Raffaello in stato di abbandono in quanto occupata da famiglie indigenti fino a poco tempo fa e la sua successiva trasformazione e riqualificazione come “Spazio Espositivo” inserito all’interno di un’area sita in Via tuscolana dove è già presente una Biblioteca Comunale “Raffaello”.
L’obiettivo primario è stato quindi quello di affiancare alla Biblioteca uno spazio espositivo, posto in posizione strategica in quanto facilmente raggiungibile sia con i mezzi di trasporto pubblici sia con mezzi di trasporto privati, in quanto a ridosso di molte linee autobus, metro, e vicino all’aeroporto di Ciampino.
Nell’ottica di dare una nuova vita a questa preesistenza, sono stati necessari interventi di adeguamento normativo, restauro e manutenzione straordinaria.
Nello stato di fatto sono presenti due ingressi principali posti sui lati opposti dell’edificio, aventi aperture di dimensioni diverse e poste ad una quota di calpestio maggiore rispetto alla quota stradale prospicente. Quest’ultimo si presenta molto irregolare, con continui cambi di quota e avente un terreno discontinuo.
La presenza di questo dislivello, non risolto con nessuna rampa o percorso per persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali, non si confà alla funzione dell’immobile e alla normativa relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche. Il progetto si è posto come obiettivo anche di risolvere questa problematica.
L’altezza dal piano di calpestio dell’area adibita ad ex palestra alla copertura è di circa 6m, mentre per gli altri ambienti è di circa 2.90 m. È costituito da un’area di circa 200 mq di sala archivio (ex palestra), di n.2 Uffici, n.1 sala consultazione, n.1 zona servizi igienici, n.1 locale tecnico il tutto per una superficie di circa 110 mq.
Per quanto riguarda le finiture, internamente, il pavimento si presenta in piastrelle quadrate, per quasi tutta la superficie dell’immobile. Gli ambienti sono tutti controsoffittati, anche se con altezze diverse.
Esternamente la facciata principale è caratterizzata da un rivestimento a pannelli di calcestruzzo prefabbricato.
Sono presenti tre bagni, di cui uno disabile, totalmente dismessi.
L’impianto elettrico, a servizio dell’immobile, è datato e non conforme alla normativa attuale, inoltre in tutti gli ambienti, anche l’impianto di illuminazione risulta poco funzionale e necessita di una revisione completa, specialmente in vista della nuova immagine e della rifunzionalizzazione degli ambienti.
L’illuminazione e l’areazione naturale sono garantite dalla presenta di grandi portefinestre e numerose finestre tutte apribili.
Il progetto ha come obiettivo quello di rendere questo spazio un crocevia di opportunità, rendendolo un luogo vivo di socialità e confronto intergenerazionale, anche grazie al coinvolgimento dei giovani, oltre che un centro di servizi per la collettività e per la persona.
L’idea progettuale è stata quella di dare un nuovo ruolo all’ex palestra oramai in stato di degrado, rendendola una sala espositiva in modo da esaltare il polo culturale (in connessione con la biblioteca ad oggi già esistente), nella rete del sistema giubilare di benvenuto e accoglienza.
Descrizioni opere civili
Il progetto prevede una serie di interventi volti ad attualizzare una struttura ormai in stato di degrado, i cui impianti risultano obsoleti e non in linea con la normativa vigente. L’obiettivo principale è quello di dar vita ad una realtà culturale in grado di rispondere perfettamente alle esigenze della domanda turistica sempre più orientata verso una diversificazione dei servizi.
Come idea di base c’è quella di ridare vita ad uno spazio, pensandolo come realtà culturale, dedicato espressamente a mostre ed esposizioni e in grado di accogliere e valorizzare qualsia forma d’arte, mettendolo quindi a servizio della collettività.
Per concretizzare questa volontà, il primo intervento da prevedere riguarda le fondazioni; per aumentare la sicurezza strutturale dell’immobile e raggiungere livelli di sicurezza fissati dalla normativa antisismica, sarà necessario infatti intervenire sulla soletta di fondazione.
La Sala Espositiva sarà il risultato di un intervento di recupero dell’ex palestra (un tempo a servizio della scuola limitrofa), il quale verrà interamente ristrutturato e dotato di impianti e attrezzature nuove.
Il progetto non prevede di portare tutti gli ambienti alla stessa quota, bensì di rendere tutti gli ambienti accessibili, anche a persone con impedite o ridotte capacità motorie e sensoriali.
Sono previsti i seguenti ambienti principali:
L’ingresso principale in cui accederanno i visitatori sarà completo di guardaroba (con appositi lockers) e servizi, che permetterà di effettuare controlli sugli afflussi in entrata ed in uscita; infatti sarà previsto un elemento di controllo degli accessi ed un banco di accoglienza.
La sala espositiva sarà l’ambiente principale, fulcro del Polo culturale, pensato come un unico open space potrà ospitare funzioni aggregative, di animazione, sportive e culturali, con una versatilità dello spazio che lo renderà adattabile a qualsiasi tipo di situazione. Gli stessi spazi espositivi si sposano con gli ambienti adibiti a uffici, locale ristoro e spazi ricettivi. Gli spazi adibiti all’accoglienza vengono posizionati in corrispondenza delle grandi vetrate per sfruttare al meglio l’effetto della luce e al contempo l’ingresso viene realizzato attraverso due grandi portali di ingresso; proprio le grandi vetrate a nastro definiscono l’unico spazio a doppia altezza (quello della sala espositiva).
Il locale ristoro ha tenuto conto di una organizzazione e distribuzione degli spazi all’interno della sala, prevedendo la disposizione di vari tavolini dove poter sostare e alcune macchinette distributori. Questo permette di costituire uno spazio conviviale, in linea con lo spirito di accoglienza e condivisione del progetto.
A servizio degli ambienti principali, è presente un blocco bagni, diviso in uomo, donna e dotato di un bagno disabili.
Sono previsti in tutti gli ambienti interventi di sostituzione dei rivestimenti e dei pavimenti e il rifacimento totale degli impianti elettrici, meccanici e idrici sanitari.
I controsoffitti, presenti in tutti gli ambienti, saranno demoliti e ricostruiti per permettere il passaggio delle reti impiantistiche.
E’ inoltre prevista la sostituzione degli infissi interni e soprattutto esterni, con infissi maggiormente performanti, nell’ottica di migliorare le condizioni termoigrometriche interne.
Esternamente sono previsti numerosi interventi, soprattutto per quanto concerne l’accesso all’immobile dalla strada. Infatti ad oggi è impossibile raggiungere la palestra mediante una strada lineare e percorribile, pertanto è stato necessario prevedere un percorso pavimentato che collegasse l’ingresso posto su strada, all’ingresso dell’immobile. Questo vialetto di ingresso sarà realizzato in modo da risultare permeabile. Tale percorso è stato progettato in modo da permettere, nell’eventuale situazione di emergenza e necessità, il passaggio di mezzi di soccorso.
Le aree restanti esterne di pertinenza dell’edificio saranno lasciate verdi.
I muretti di confine preesistenti risultano demoliti o ammalorati in vari punti, perciò è prevista la ricostruzione, come quelli esistenti, laddove è necessario.
Intervento essenziale e imprescindibile è l’inserimento di rampe in corrispondenza dei due ingressi principali, tali da rendere superabile il dislivello che troviamo tra il piano strada e l’interno dell’immobile.
Per quanto riguarda l’involucro dell’edificio, è necessario prevedere una pulizia totale di tutte le partizioni verticali esterne, questo dovuto sia alla presenza di atti vandalici, sia dagli ammaloramenti dovuti a fattori quali smog, piogge etc.
I serramenti esterni verranno sostituiti interamente; essi dovranno essere conformi alla zona climatica D, il profilo scelto, in pvc, ridurrà notevolmente le dispersioni di calore dovuta alla conducibilità termica, mantenendo stabile la temperatura all’interno.
E’ prevista, inoltre, la sostituzione della membrana impermeabilizzante in copertura e l’inserimento di impianto fotovoltaico, come da planimetria allegata:
La copertura sarà resa accessibile mediante una scala guardiacorpo che sarà predisposta una linea vita che consente l’accesso e la movimentazione sul tetto, fondamentale per l’installazione e la manutenzione degli impianti fotovoltaici garantendone la sicurezza.
L’edificio “ex palestra” è costituito da n.1 piano fuori terra di altezza utile pari a 2.80 m dove sono ubicati locali tecnici, uffici, mentre il corpo principale (palestra), dove sarà realizzato lo stazio espositivo, è a tutt’altezza pari a 5.60 m. La struttura portante è in carpenteria metallica costituita da colonne in acciaio del tipo HE 120 A e da travi principali diversi profili del tipo IPE, UPN, oltre alla presenza di n.2 controventature in acciaio costituite da elementi piatti ubicati in corrispondenza di due moduli su due lati dell’edificio. I solai, sia quelli del piano terra che del piano copertura, sono in latero-cemento di spessore pari a 16+4 cm (pignatta + soletta collaborante in c.a.), mentre le pareti che delimitano l’opera sono caratterizzate da pannelli in blocchi alleggeriti descritti negli elaborati grafici di progetto.
Le fondazioni, di tipo superficiale, sono costituite da travi rovesce in c.a. che si sviluppano lungo la direzione x, quindi lungo il perimetro della struttura di dimensioni 50 x 80 cm e da una soletta in c.a. dello spessore pari a 20 cm. La copertura è di tipologia piana, accessibile per la manutenzione e per le funzioni future ossia per la predisposizione per l’alloggio di impianti e pannelli fotovoltaici.
Dal punto di vista strutturale è prevista la conservazione e il consolidamento dell’impianto originario.
A seguito di indagini preliminari sono emerse situazioni di criticità diffuse nell’impianto dell’organismo edilizio.
In funzione di quanto precedentemente esposto, l’immobile sarà soggetto ai seguenti interventi strutturali per adeguarlo dal punto di vista statico e sismico, in particolare:
La valutazione della capacità dell’edificio, nelle due fasi ante e post operam, è stata fatta considerando opportuni modelli che ne rappresentino il comportamento strutturale.
Impianti elettrici
Le soluzioni impiantistiche adottate hanno lo scopo di contenere il più possibile i consumi energetici, i costi di costruzione e gestionali, mirando al risparmio energetico e garantendo il comfort termo-igrometrico ed acustico, ivi compreso il principio di prevenzione dei rifiuti, nonché della sicurezza dell’opera nei confronti delle pericolosità naturali e antropiche e della sicurezza funzionale.
L’intervento prevede l’installazione di un nuovo impianto elettrico e speciali nell’edificio e l’illuminazione del percorso pedonale che si trova nelle aree esterne di pertinenza dell’edifico.
Sono previste le seguenti dotazioni impiantistiche:
• impianto di illuminazione interno;
• impianto illuminazione esterno;
• impianto prese e forza motrice;
• impianto di generazione elettrica, con pannelli fotovoltaici;
• impianto alimentazione utenze meccaniche;
• impianto equipotenziale di messa a terra;
• impianto cablaggio strutturato;
• impianto diffusione sonora;
• impianto TVCC;
• Impianti speciali (videocitofonico, antintrusione).
Il quadro adottato per la distribuzione secondaria sarà generalmente in lamiera di acciaio 20/10mm autoportante verniciata con smalto a polveri epossidiche previo trattamento di sgrassaggio, decappaggio e fosfatizzazione.
Il tipo di installazione, (es. incasso, sporgente, ecc.) sarà stabilito in accordo alla destinazione d’uso del locale, alle dimensioni del quadro stesso e alle richieste della D.L.; per i quadri ad incasso dovrà essere prevista una cornice coprifilo.
Nella scelta degli, interruttori si è tenuto conto anche della necessità di garantire la selettività termomagnetica tra i vari interruttori in cascata, in modo da limitare l’intervento per corto circuito solo all’interruttore a protezione della linea stessa; questo è stato possibile utilizzando interruttori scatolati con relé termomagnetici di tipo elettronico e verificando il coordinamento selettivo anche con gli interruttori con relé non elettronico o magnetotermici modulari.
Nei locali soggetti ad intervento è prevista la distribuzione secondaria per l’alimentazione di prese di servizio e utenze a seconda della destinazione d’uso degli ambienti.
Il sistema Cablaggio Strutturato esistente dell’edificio è composto da due reti LAN distinte, fisicamente separate, al fine di garantire la massima sicurezza ed efficienza di manutenzione.
E’ stata prevista la realizzazione di un nuovo impianto di videocitofonia comprensivo di apparecchiature, installazione, cablaggio, impiantistica, minuteria, manodopera, fornitura e messa in opera con certificazioni finali di idoneità.
Per le necessità richieste dalla normativa è stato previsto un impianto di produzione fotovoltaico. Il nuovo impianto consiste in un campo fotovoltaico con superficie di circa 87,89 mq netti (146 mq lordi sui 208 disponibili) installato al piano copertura.
IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
Il nuovo impianto è del tipo a espansione diretta a portata variabile di gas refrigerante (commercialmente conosciuti come VRV/VRF a pompa di calore) dove l’unità esterna è installata su basamento esternamente alla muratura del piano terra. Le unità interne sono posizionate in tutti nella sala espositiva (unità canalizzate), uffici, sala ristoro e ingresso (unità a pavimento); mentre nei WC sono presenti dei termoarredi elettrici.
Le tubazioni per l’impianto di distribuzione sono installate a soffitto in canalette in pvc a vista. Le tubazioni sono in rame preisolato idonee a passaggio di gas refrigerante.
Infine, è prevista una linea di scarico condensa in PVC rigido che raccoglie la condensa delle unità interne e dell’unità esterna in copertura e la convoglia in un punto di scarico nei bagni (tramite interposizione di un sifone per evitare cattivi odori in ambiente).