Rilievo e modellazione BIM di una porzione del Porto di La Spezia.
Il rilievo ha interessato una grossa area a ridosso della fascia costiera del porto commerciale di La Spezia, più precisamente dal parcheggio degli Stagnoni (a ridosso dell’uscita autostradale di Lerici sulla A15) fino al gate d’ingresso molo Garibaldi.
L’intera area, che si estende per circa 3 km stradali e circa 82.000 mq, comprende tre grossi parcheggi per automezzi pesanti (il parcheggio degli Stagnoni, grande e piccolo, e il Truck Village), due parcheggi per auto a ridosso dell’ingresso nell’area portuale sotto il viadotto dell’autostrada, una galleria e l’area prima del gate di accesso al molo Garibaldi.
Per facilitare l’inquadramento del rilievo, anche ai fini della successiva modellazione, l’intera area è stata suddivisa in cinque settori.
I settori in cui è stato suddiviso il progetto per agevolare le operazioni di rilievo e modellazione sono stati i seguenti:
– “Molo” – area compresa tra il gate del molo Garibaldi fino all’inizio della discesa della galleria;
– “Galleria” – dall’inizio della discesa dal lato del “molo” fino all’imbocco della rampa verso l’uscita dall’area portuale;
– “Truck Village” – questa zona comprende sia la viabilità compresa tra l’uscita della galleria ed il controllo sicurezza verso il parcheggio degli Stagnoni sia il parcheggio denominato Truck Village;
– “Uscita” – area di uscita dei mezzi pesanti dalla zona portuale, dal cavalcavia sull’ingresso del parcheggio Truck Village fino all’imbocco;
– “Stagnoni” – quest’area comprende: il parcheggio degli Stagnoni (sia la parte grande a ridosso dell’uscita autostradale che la parte più piccola a ridosso del viadotto autostradale), i due parcheggi auto sotto il viadotto e l’area di controllo accessi.
Il rilievo ha interessato, oltre l’impianto stradale ed i parcheggi, anche le parti esterne degli edifici presenti nella zona (i moduli prefabbricati nei parcheggi e sotto il viadotto autostradale, gli edifici uffici all’ingresso e all’uscita, l’edificio nel parcheggio del Truck Village) per una modellazione “a volume chiuso” degli stessi.
Il rilievo dell’intera area è stato realizzato con un laser scanner statico, vista la grande precisione richiesta dal bando di gara della stazione Appaltante, montato su un tripode che effettua da un punto fisso una scansione e una foto a 360°.
Per coprire l’intera area sono state eseguite 198 stazioni in tre giornate piene di lavoro. Tutti i punti di scansione sono stati accuratamente individuati cercando di non lasciare zone scoperte compatibilmente con la sicurezza degli operatori impegnati nelle operazioni di rilievo.
Le scansioni totali hanno generato una nuvola di 13338 milioni di punti. Nel tratto di galleria, proprio per la sicurezza sia degli operatori che della strumentazione impiegata, è stato possibile effettuare le stazioni solo dalla parte della corsia d’uscita in cui il transito dei veicoli era minimo, a differenza dell’altra corsia (verso il gate del molo Garibaldi) molto traffica da veicoli a velocità sostenuta.
Per consentire un buon aggancio tra le varie stazioni effettuate nel tratto di galleria sono stati impiegati target circolare bianchi e neri ad alta visibilità che hanno garantito un corretto allineamento tra le stazioni. La georeferenziazione del rilievo è stata eseguita mediante la battuta di 9 punti con stazione GNSS ed agganciati a due capisaldi dell’area portuale. Il risultato è stata una nuvola di punti georeferenziata nelle coordinate Gauss-Boaga fuso Ovest come richiesto dalla Stazione Appaltante.
Per ogni stazione effettuata è stata prodotta sia la nuvola di punti che un’immagine sferica 360° ad alta risoluzione esportata poi in formato jpg. Dalla nuvola di punti generata dal laser scanner è stato ricavato il Modello Digitale del Terreno (DTM), necessario per la successiva fase di modellazione BIM dell’intera area. Il rilievo ha interessato, oltre l’impianto stradale ed i parcheggi, anche le parti esterne degli edifici presenti nella zona (i moduli prefabbricati nei parcheggi e sotto il viadotto autostradale, gli edifici uffici all’ingresso e all’uscita, l’edificio nel parcheggio del Truck Village) per una modellazione “a volume chiuso” degli stessi. Il risultato del rilievo effettuato è rappresentato da dense nuvole di punti colorate e geo-referenziate, che sono state analizzate, discretizzate e successivamente utilizzate come base certa per la modellazione BIM.
Nella fase di post produzione delle nuvole di punti è stata eseguita una “pulizia” di tutte le scansioni dal “rumore” generato dal passaggio dei mezzi pesanti durante tutto il rilievo; sono stati inoltre eliminati gli automezzi parcheggiati grazie alle scansioni effettuate in tempi differenti.
Il rilievo è stato eseguito con il Laser scanner Leica RTC 360, uno strumento che integra una pompa laser estremamente potente in grado di misurare due milioni di punti al secondo con un avanzato sistema di cattura delle immagini in HDR. Il sistema HDR è una tecnologia che estende la gamma dinamica di un’immagine e mostra i dettagli in ombra e in luce, permettendo la creazione di immagini che siano il più possibile simili all’effettiva quantità di luce presente in una specifica scena, creando e gestendo immagini con un alto “Dynamic Range”.
La fase principale di post produzione delle nuvole di punti è stata effettuata con il software Cyclone Register 360 di Leica mentre le scansioni in campo sono state controllate e preallineate direttamente in fase di rilievo mediante l’applicazione Cyclone Field 360.
La produzione del DTM, la discretizzazione e la pulizia della nuvola sono state effettuate con i software della Autodesk: Recap Pro e InfraWorks.
Si è provveduto poi, a realizzare la creazione di un unico Modello di Dati federato contenente tutte le informazioni inerenti al livello di progettazione/restituzione previsto; la creazione di una ricostruzione accurata del costruito e del contesto fisico/morfologico dell’area in esame al fine di effettuare simulazioni di scenari di ottimizzazione per qualunque operazione relativa all’accesso al gate portuale.
Per i processi BIM sono stati utilizzati software di BIM Authoring per la modellazione, la gestione e l’automazione delle attività lavorative, volti a incrementare la qualità delle informazioni disponibili, assicurando un alto grado di affidabilità su tutte le attività di gestione e manutenzione (facility management). In particolare, i software usati per eseguire al meglio i vari workflow di lavoro sono stati: Autodesk Revit, Autodesk Civil3D e Autodesk Infraworks (AEC Suite Release 2021) e appositi applicativi che hanno consentito di gestire, visualizzare ed elaborare le nuvole di punti all’interno dei software Autodesk, così da gestire qualsiasi tipo di informazione grafica/non grafica, e di permettere la stesura degli elaborati tecnici (viste di pianta, sezioni, prospetti, ecc.) e degli elaborati di render (immagini 3D fotorealistiche).
L’approccio BIM è di Livello 2 e conforme alle norme UNI 11337 e UNI EN ISO 16739, adottando protocolli BIM per lo sviluppo di modelli di dati 3D e IFC.
Il LOD per la modellazione BIM, secondo la scala generale prevista della norma UNI
11337-4:2017 è il LOD E.
Il Modello Federato risultante, anche inquadrato nel suo contesto con una rappresentazione virtuale proveniente dal software Autodesk Infraworks, rappresenta fedelmente lo stato di fatto, assicurando che le quantità, le dimensioni, la forma, la posizione e l’orientamento di ogni singolo oggetto corrispondano ai dati reali.
3 km stradali e 82.000 mq
esterno
198 setup
13338 milioni di punti
Laser Scanner Leica RTC360