Ristrutturazione di edificio storico per sede uffici a Roma

L’intervento di ristrutturazione in questione ha avuto come finalità l’adeguamento interno di uno storico Edificio nel centro di Roma, nei Pressi di Piazza Bologna. La società INWIT spa facente parte del gruppo TELECOM ha commissionato a La SIA tale intervento per la realizzazione della sede direzionale. L’intervento consta di una redistribuzione degli spazi di lavoro. E’ stato inoltre necessario riammodernare ed adeguare il sistema impiantistico per garantire agli uffici i più alti standard qualitativi.

L’immobile è sito a Roma in Via Giovanni Battista De Rossi nelle vicinanze di Piazza Bologna all’interno del territorio del municipio II.

Il Palazzo fa parte di un gruppo tre di palazzine edificate nei primi anni ’30.

La palazzina è composta da quattro piani più copertura praticabile.

Ogni proprietà ha un proprio accesso stradale e pedonale riservato, con corte privata pertinenziale.

La palazzina è dotata di due corpi scale e ascensore posizionato nel corpo principale, il quale abbiamo dovuto modificare in via prioritaria per agevolare l’accesso ai piani da parte di persone diversamente abili.

L’accesso principale è al piano terra, il quale è in parte interrato nel lato che affaccia su via di Villa Ricotti a quota diversa dalla corte d’ingresso.

I restanti piani sono serviti invece da Generose aperture che affacciano su tre lati.

La copertura praticabile panoramica fa parte dei locali tecnici ed è accessibile solo dal quarto piano attraverso delle scale a chiocciola.

L’edificio ha una pianta irregolare con un lato del proprio perimetro a forma di esedra. Gli spazi interni dunque sono distribuiti attorno al corpo scale che ruota rispettando lo stesso raggio di curvatura.

Questo ha reso difficile far collimare la distribuzione dei nuovi spazi con le geometrie tecniche dei controsoffitti e dei pavimenti esistenti.

La sfida principale è stata quella di posizionare innanzitutto i pesanti macchinari per il trattamento dell’aria all’interno di spazi angusti e poi i canali di areazione in maniera tale da non intaccare le facciate realizzando l’intervento nel rispetto di tutte le caratteristiche intrinseche ed estrinseche ed in completa linea con le prescrizioni normative del caso visto che l’edifico risulta vincolato dalla soprintendenza capitolina.

L’intervento di ristrutturazione e adeguamento ha riguardato principalmente la disposizione degli spazi interni attraverso apposita ricerca di materiali e arredi, secondo le linee guida suggerite dalla committenza.

Al piano terra si è provveduto alla rimozione delle pareti mobili divisorie appartenenti ad una vecchia istallazione e sono stati ricollocati i servizi per permettere la creazione di un idoneo passaggio fino alle nuove aperture dell’ascensore ed agevolare il passaggio di persone diversamente abili.

In questo piano è stato ricavata una control room, un’area meeting/buvette e nell’area open è stato installato un LEDWALL che nasconde un locale LAN.

L’approvvigionamento elettrico delle postazioni è stato effettuato attraverso prese a muro distribuite con canalina integrata appositamente progettata e posizionata sotto la scrivania.

Nei piani alti sono state abbattute alcune tramezzature in maniera tale da realizzare degli open space in linea con le esigenze distributive della committenza.

Le pareti delle stanze che danno sui percorsi distributivi nei pressi dello sbarco dell’ascensore d’accesso ai piani sono invece state realizzate in vetro con montanti in alluminio satinato, in maniera tale da far affluire una maggiore quantità di luce nel corridoio d’ingresso che è stato allargato per permettere un passaggio agevole alle persone diversamente abili e per beneficiare di un maggiore respiro, in termini dimensionali/percettivi, dello spazio di ingresso.
E’ stato realizzato un controsoffitto tecnico fonoassorbente atto ad ospitare gli opportuni impianti di canalizzazione meccanica e le dorsali elettriche.

Le aree geometricamente più difficili da configurare con quadrotte standard, in special modo nel corridoio e nelle stanze dove l’immobile evidenzia una curvatura maggiore dell’impianto murario, sono state realizzate in lastre di cartongesso e munite di botole ispezionabili.

I servizi ai piani superiori non hanno subito variazioni oltre la realizzazione di un nuovo bagno per persone diversamente abili, al terzo piano.

Il quarto e ultimo piano, destinato all’apparato dirigenziale, ha subito un intervento meno invasivo perché era già abbastanza adatto alle esigenze distributive.

In questo piano, per quanto riguarda la pavimentazione, abbiamo deciso di intervenire ripristinando il vecchio pavimento in legno, a spina di pesce, attraverso lucidatura e levigatura e ripristino nei punti critici attraverso una mappatura precisa dei materiali.

Sono stati effettuati interventi puntuali specifici con riprese e rifacimento degli opportuni bindelli e sono anche state realizzate nuove porzioni di parquet per poter omogeneizzarne la tessitura.

Vista l’impossibilità a realizzare torrette per la distribuzione elettrica e LAN, è stato progettato un apposito arredo, sfruttando le pareti perimetrali in maniera tale da nascondere il passaggio dei cavi fino alle postazioni.

All’ultimo piano è stata collocata un’ampia sala riunioni da 20 posti, con una parete mobile divisoria centrale a scomparsa con l’intento di realizzare uno spazio flessibile. Tale sala è dotata di tavolo divisibile e progettato su misura che con l’ausilio della parete divisoria permette lo sdoppiamento fisico e funzionale dello spazio grazie anche al doppio accesso.

L’intervento ha tenuto conto nel suo complesso di tutte le esigenze espresse dalla committenza rispettando sempre la valenza storica dell’edificio.

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