Quest’anno al Salone del Mobile ci siamo stati anche noi e siamo rimasti colpiti dalla varietà di stand, arredi ed installazioni che abbiamo avuto il piacere di incontrare dentro e fuori il Salone.

La parola d’ordine di quest’anno è stata senza dubbio la sostenibilità, seguita dal lighting e dal vivre en plain air.

La responsabilità ambientale è partita dagli stessi stand che dovevano essere infatti, secondo le linee guida della fiera, a basso impatto limitando il più possibile gli sprechi e le risorse impiegate. Abbiamo camminato attraverso strutture meno monumentali ma più naturali, dalle forme sinuose ed organiche, anticipando così le scelte dei prodotti esposti, sempre più curvilinei ed avvolgenti, sempre più compagni di vita.

A Euroluce l’illuminazione diventa sempre più efficiente, studiata per illuminare di più con minor consumo e soprattutto per accompagnare il comfort visivo ed il benessere dell’uomo. Anche qui le forme sinuose che ricordano la natura sono state protagoniste, avvicinate a prodotti industriali dai dettagli artigianali e alla ricerca dell’illuminazione senza fili.

Complice sicuramente la pandemia, è stata palese inoltre l’esigenza di godere di spazi aperti, percepita non solo dalla quantità e qualità degli arredi outdoor presenti al Salone ma anche dall’entusiasmante varietà di esposizioni ed eventi organizzati dal Fuori Salone, la fiera itinerante nella città. Abbiamo percorso il quartiere Brera come se fosse una mostra diffusa, in cui ogni angolo ed ogni vetrina era pensato per offrire al visitatore un viaggio sensoriale all’insegna del design.

L’arte, il design e la vita quotidiana non sembrano mai essere stati più vicini di così.

Di seguito alcuni scatti dell’evento.

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