L’equità di genere oggi nel mondo professionale scientifico

Sempre più aziende oggi rivolgono la loro attenzione ai temi dell’equità e dell’inclusività ed una delle sfide più importanti del mondo del lavoro e della formazione è proprio quella di cercare di scardinare i limiti autoimposti da molte giovani donne che credono di non essere portate per le discipline scientifiche.
Tra il 2019 e il 2021 si è assistito a una crescita esponenziale delle assunzioni femminili tra le professioni intellettuali, scientifiche e ad elevata specializzazione. È quanto rileva la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro secondo cui il balzo ammonta al 23%. A registrare la maggiore crescita nel 2021 (+40,2%) sono ingegneri e architette, seguite dalle specialiste della salute (+33,6%), specialiste della formazione e della ricerca (+26,9%), professioni tecniche nelle scienze della salute (+21,2%) e specialiste in scienze matematiche, informatiche e chimiche (+19,5%).

Discipline steam e pari opportunità professionali per le donne

Le discipline STEAM (Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics) sono quelle che forniscono un livello di conoscenze più adeguato rispetto al mercato del lavoro attuale e alle esigenze delle aziende. In un mondo sempre più plasmato dalla scienza e dalla tecnologia, colmare il gender gap in ambito STEAM significa evitare di trasformare le donne in una categoria fragile ai confini del mondo del lavoro e della società. C’è da dire anche che rispetto al parallelo universo dei social in cui l’apparenza basta a creare un leader, in quello culturale e scientifico le donne di oggi sono sprovviste di model roles attuali da seguire, se non fosse per quello della più grande rappresentante femminile dell’architettura in età contemporanea, Zaha Hadid, che nel 2010 è stata inserita di diritto dal Time tra le 100 personalità più influenti del mondo.
Questo perché tra le condizioni che permettono alle aziende di trattenere e/o attrarre profili STEAM emergono la necessità di ricevere formazione e condizioni di lavoro favorevoli per gestire il work-life balance, concetto su cui molte delle aziende italiane devono ancora soffermarsi a riflettere.

L’impegno di la sia a favore delle pari opportunità

La Sia si è impegnata a creare un ambiente di lavoro inclusivo in cui tutti i dipendenti abbiano l’opportunità di partecipare ai processi aziendali senza barriere né esplicite né implicite.
L’obiettivo è quello di promuovere l’equilibrio vita-lavoro come fattore chiave per supportare le esigenze di integrazione tra vita privata e professionale, per la piena espressione del potenziale di ciascun individuo. In questo quadro, la società ha scelto di definire e diffondere la politica aziendale in materia di diversità e inclusione, con l’obiettivo di promuovere la diversità in tutte le sue forme, al fine di massimizzare le opportunità e creare valore all’interno del luogo di lavoro.
In tutti i processi e le attività aziendali, a cominciare dalla selezione del personale, La Sia garantisce pari opportunità e tutela; favorisce l’applicazione di tutte le azioni a sostegno e tutela della maternità e paternità, agevolando la libertà di gestire il proprio tempo lavorativo con smart working ed orario flessibile e la possibilità di utilizzare il part-time. In particolare, sulla Diversità di genere sono valorizzate le pari opportunità, lo sviluppo professionale e il superamento di discriminazione o pregiudizio. Sul mix generazionale, assicura l’armonica rappresentanza di tutte le fasce d’età e riconosce, valorizza, le strategie per lo sviluppo e la gestione dei bisogni delle diverse generazioni e l’applicazione di politiche che mirino a favorire il dialogo e il confronto intergenerazionale.

I vantaggi di un Team professionale inclusivo ad Alta percentuale di donne

Formato principalmente da STEAM profiles, allo stato attuale, un terzo del gruppo La Sia è di genere femminile, a partire dal top management in cui spicca Alessandra Speranza, ingegnere elettronico e della telecomunicazione, che ricopre il ruolo di General Manager & Security Manager. Nel middle management si trovano figure come Wanda Musolino, ingegnere edile, uno dei direttori tecnici; Antonella Posti, ingegnere edile, come Zone Manager dell’area più importante per La Sia (l’area centro); Marina Fatelli, architetto, si occupa di Institutional Affairs; Vittoria Rossi, come HR recruiting specialist; Luciana Bianchini, architetto, nel ruolo di BIM manager. Il 50% del project management è composto da donne.
Nell’Azienda La Sia quindi, non solo il gender gap è inesistente, ma fondamentale è il ruolo delle donne STEAM, che grazie a competenze ed approcci motivati, contribuiscono a definire sempre maggiori standard qualitativi all’interno della società.

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