Al passo con l’innovazione: La SIA E IL BIM

Il settore industriale AEC negli ultimi anni è investito da un importante processo innovativo generale, in particolar modo riguardo le modalità di gestione delle informazioni durante tutte le fase progettuali, e la SIA, in linea con il suo spirito innovatore, è pienamente al passo con questa evoluzione.

 

Sempre più diffuso è il concetto di sostenibilità legato ad una rigorosa attenzione durante tutti gli stadi del ciclo di vita di un’opera, dalla sua concezione, progettazione, costruzione, fino alla gestione in fase operativa, alla demolizione ed all’eventuale riuso. E’ quindi indispensabile rendersi competitivi e prendere parte a tale innovazione, la quale ha introdotto un nuovo metodo di lavoro basato su un processo di generazione e gestione dei dati del manufatto durante tutte le sue fasi.

 

La società ha fatto sua questa metodologia denominata BIM (Building Information Modeling).

 

Il termine BIM sta ad indicare una metodologia per l’utilizzo di una risorsa di conoscenza condivisa, ovvero un modello virtuale reso intelligente, il quale contiene tutte le informazioni necessarie per il progetto e la gestione di un’opera.

 

Non bisogna quindi confondere BIM con un tipo particolare software, né con il semplice possesso delle informazioni!

 

Dal CAD al BIM

 

Il BIM segna il passaggio dal sistema del disegno tradizionale e del CAD 2D e 3D, in cui vengono utilizzate entità bi e/o tridimensionali come supporto per la visualizzazione delle geometrie dell’edificio, a un sistema in cui le geometrie sono componenti costruttivi parametrici: queste hanno un preciso codice di regole, variabili e informazioni immagazzinate all’interno di un database e in cui l’aspetto grafico è solo uno degli attributi che un componente possiede.

 

Vantaggi

 

Possiamo quindi dire che un modello BIM è un modello multidimensionale in cui possono coesistere:

 

  • 2D: Per la produzione della documentazione e degli elaborati di disegno
  • 3D: Per la modellazione architettonica, strutturale e impiantistica
  • 4D: Per la programmazione e la gestione temporale
  • 5D: Per la stima dei costi e la gestione economica
  • 6D: Per il facility management
  • 7D: Per la sostenibilità energetica

 

Un simile approccio ha migliorato inevitabilmente l’efficienza del flusso lavorativo aziendale consentendo notevoli vantaggi, a livello tecnico e procedurale:

 

  • migliore coordinazione e collaborazione tra le diverse discipline, che possono essere integrate nello stesso modello;
  • gestione delle interferenze ed eliminazione degli errori già in fase progettuale;
  • estrazione automatica, in tempi rapidi, di tutte le viste bidimensionali del modello;
  • maggiore precisione dei computi metrici e delle stime dei costi mediante la loro correlazione al modello virtuale con acquisizione reciproca dei cambiamenti in tempo reale;
  • possibilità di creazione e implementazione di librerie di elementi parametrici, riutilizzabili in più progetti;
  • migliore controllo del progetto mediante simulazioni e analisi energetiche, ambientali, strutturali;
  • semplificazione dei processi di comunicazione e valutazione dei progetti con scelte consapevoli da parte dei clienti;
  • migliore gestione del cantiere in ogni fase;
  • consegna più rapida dei progetti e della documentazione senza errori;
  • realizzazione di rappresentazioni grafiche convincenti.

 

Applicazioni

 

Tutti questi aspetti stanno diventando uno standard nel modo di progettare di La SIA.

 

Esemplare l’utilizzo del BIM all’interno del progetto di ristrutturazione della sede degli uffici Telecom di Acilia (Roma). Il controllo del progetto nelle fasi del definitivo e dell’esecutivo, trattandosi di un complesso di 50.000 mq, non sarebbe stato possibile senza l’utilizzo del BIM. Il modello virtuale e le informazioni in esso contenute hanno consentito, in un rapporto di tempi e risorse contenuto, lo studio di varie ipotesi progettuali in base alle richieste della committenza, con l’estrazione in tempi rapidi di tutti i disegni 2D e 3D, la generazione automatica dei computi metrici, la gestione delle interferenze mediante la clash detection tra architettura e impianti, l’integrazione di valutazioni energetiche mediante studi della radiazione solare, dell’illuminazione naturale e artificiale degli ambienti e dell’impatto ecologico dei materiali selezionati. Ultimo aspetto, ma non meno importante, è l’integrazione di strumenti per la realtà virtuale per la visualizzazione immersiva con la comunicazione al cliente delle scelte progettuali.

 

La SIA è all’avanguardia anche nell’ambito del BIM per la restituzione dell’esistente,mediante l’utilizzo della tecnologia del rilievo con Laser Scanner. Evidenti sono i vantaggi apportati dall’integrazione dei dati forniti da questo strumento all’interno di un modello virtuale, l’esperienza della modellazione della imponente struttura commerciale di Soratte ne è la dimostrazione.

 

Nuove figure

 

Il passaggio al metodo BIM sta portando, altresì, ad un cambiamento della metodologia di lavoro tradizionale sia a livello di software e sia, soprattutto, a livello di competenze. Il primo passo è, certamente, prendere consapevolezza che il processo di implementazione del metodo BIM richieda un iniziale investimento di tempo e denaro nonché coinvolgere in tale cambiamento tutte le risorse. Ed è proprio per questo che La SIA ha creato un gruppo di lavoro giovane, formando le risorse, da inserire nei processi, in materia di procedure, contenuti e conoscenze utili alla comprensione degli obiettivi da raggiungere.

 

Per ulteriori approfondimenti riguardanti lo stato normativo sul BIM: https://www.bimportale.com/normativa/

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