Il rilievo ha interessato tutta l’area del complesso Città dello Sport nel quartiere di Tor Vergata a Roma ed è stato eseguito utilizzando due tecnologie diverse che forniscono nuvole di punti: rilievo con laser scanner statico e rilievo mediante fotogrammetria aerea.
Il primo rilievo effettuato è stato quello della struttura costruita, sono stati impiegati due laser scanner statici montati su tripode che effettuano, ognuno, da un punto fisso una scansione e una foto a 360°.
Il rilievo ha interessato tutti i piani dell’edificio, le scansioni sono partite dal livello superiore L2 e proseguite fino al livello L-2, è stato poi rilevato l’esterno della struttura, il livello L0 e L-1 delle piscine esterne e i reperti archeologici affioranti nelle zone limitrofe l’edificio. Sono state eseguite in tutto 978 stazioni fisse.
I risultati sono nuvole di punti colorate, tranne gli ambienti interrati privi di luce naturale (L-2 pala piscine e parte di L-2 pala sport) in cui non è stato possibile scattare foto, con un “rumore” quasi nullo quindi più nitide e di alta qualità, ricche di dettagli.
L’intero rilievo è stato poi georeferenziato mediante l’uso di 37 target a terra a ridosso delle strutture costruite più altri sparsi per l’intero lotto; questi sono stati “misurati” mediante stazione totale e georiferiti con stazione GNSS. I target limitrofi alle strutture, oltre alla georeferenziazione delle nuvole di punti generate dallo scanner statico, sono serviti per l’aggancio tra i due rilievi: laser scanner statico e fotogrammetria.
Rilievo della Vela di Calatrava
La seconda tecnologia utilizzata per il rilievo è stata quella della fotogrammetria: sono stati utilizzati due veicoli a pilotaggio remoto (SAPR) che hanno volato, mediante piani di volo, su tutta l’area. Quest’ultima è stata suddivisa in 9 settori, sono state scattate 2387 foto zenitali ad alta risoluzione.
Tutte le foto sono state controllate e processate mediante software SfM (Structure from Motion) per generare nuvole di punti, ortofoto, modello digitale della superficie (DSM) e modello digitale del terreno (DTM).
Per la parte di indagini ispettive sulla struttura in acciaio della vela è stato utilizzato un altro drone che ha scattato foto ad alta risoluzione da diverse posizioni intorno alla vela.La nuvola di punti generata dal laser scanner, quella generata della fotogrammetria, i modelli digitali del terreno, della superficie e le ortofoto sono stati necessari per fornire una base certa per la successiva fase di modellazione BIM dell’intera area.
Drone per rilievo aerofotogrammetrico
I velivoli a pilotaggio remoto utilizzati sono stati due: un MATRICE 300 ed un MATRICE 600 della DJI entrambi con correzione RTK. Il DJI MATRICE 300 RTJ è stato utilizzato per le indagini ispettive sulla struttura in acciaio della vela e montava un sensore DJI ZENMUSE H20. Questa camera ibrida è molto versatile perchè possiede un triplo sensore: Fotocamera zoom 20MP, Fotocamera grandangolare 12MP, LRF 1200m.
Grazie all’H20 è stato possibile automatizzare le ispezioni della struttura in acciaio ottenendo risultati ad altissimo dettaglio.
Il rilievo con strumentazione statica è stato eseguito con due laser scanner Leica RTC 360, questo strumento integra una pompa laser estremamente potente in grado di misurare due milioni di punti al secondo con un avanzato sistema di cattura delle immagini in HDR (una tecnologia che estende la gamma dinamica di un’immagine e mostra i dettagli in ombra e in luce, permettendo la creazione d’immagini che siano il più vicino possibile simili all’effettiva quantità di luce presente in una specifica scena, cioè crea e gestisce immagini con un alto “Dynamic Range”).